Il mondo degli chef e dei cuochi milionari ormai affascina e avvince centinaia di milioni di persone. Solo così si spiegano i successi planetari di programmi televisivi come Masterchef, Hell’s Kitchen o 4 Ristoranti; su Netflix spopola una serie dedicata ai pasticceri più bravi e innovativi attualmente in attività.
E così, dopo vari episodi, dedicati ad una pasticcera molto kitsch ma di tendenza newyorkese, ad uno chef americano ammaliato da Bali e al giovane Jordi Roca da Girona, considerato il più geniale pasticcere vivente, ha suscitato meraviglia e quasi commozione la puntata, bellissima, dedicata a Corrado Assenza e al suo piccolissimo Caffè Sicilia di Noto.
Ritorno in Sicilia
Nella puntata Corrado Assenza racconta con la sua voce la sua storia. Cresciuto nel laboratorio di pasticceria del Caffè gestito dalla zia, educato ai rudimenti della pasticceria siciliana tradizionale dal pasticcere suo Maestro Roberto, aveva lasciato l’isola, come tanti suoi coetanei in cerca di occasioni di studio e lavoro migliori, per studiare agraria a Bologna; qui si era costruito una famiglia e una prospettiva di vita. Ma il destino a volte gioca strani scherzi e un giorno una telefonata da Noto sovverte completamente il suo progetto di vita: la zia gli comunicava l’intenzione di cedere il Caffè, per sopraggiunta età della pensione.
Corrado racconta che la decisione di abbandonare tutto e tornare a casa a gestire il Caffè Sicilia con la moglie la prese perché insopportabile per lui era anche solo l’idea di non poter mai più mettere piede nel laboratorio, che tanto aveva amato da bambino.
Oggi il Caffè Sicilia è considerato uno dei luoghi in cui si preparano dolci unici al mondo, preparati da Corrado e da suo figlio, su insegnamento del maestro Roberto, che purtroppo non c’è più.
Pasticceria della tradizione siciliana
Queste piccole opere d’arte e di gusto altro non sono che i dolci tipici della tradizione siciliana: briosce col tuppo, granite, cannoli, torroni, cassate, frutta martorana e gelati. Il film segue le preparazioni di queste ricette antichissime e segue Corrado alla ricerca delle materie prime per prepararle. Così la Sicilia si mostra in tutto il suo splendore e la sua generosità negli agrumeti, in mezzo alle mandorle d’Avola e tra i greggi di pecore che forniscono la ricotta, base di molte preparazioni uniche.
Corrado Assenza racconta che, dopo un periodo duro, in cui sentiva venire meno l’ispirazione per portare avanti il lavoro al Caffè, dovuto anche e soprattutto alla morte di Roberto da lui considerato come il suo maestro, la spinta per andare avanti è stata il capire che il vero obiettivo del suo lavoro doveva essere preservare la sua terra e i suoi frutti “Ho riscoperto il vero obiettivo, preservare la mia terra, la Sicilia”.
Preservare la mia terra è il mio obiettivo
E così è iniziato un lavoro per tutelare e riscoprire la mandorla d’Avola, varietà quasi dimenticata, per valorizzare col giusto compenso il lavoro dei pastori che curano i greggi con attenzione per il benessere degli animali, e così via.
La puntata di Chef’s Table si chiude con una cena in famiglia a casa di Corrado Assenza, fuori sull’aia al tramonto siciliano, una cena semplice ma meravigliosa: spicca dallo schermo l’atmosfera straordinaria e affascinante della Sicilia e dei suoi prodotti. Ricotta, pistacchi, melanzane, basilico e zucchine, spaghetti con pomodorini e pesce, ceci e triglie e pecorino.
La voce fuori campo di Corrado Assenza chiude la storia “L’ho scelto e l’ho seguito il mio sentiero, adesso non ho ambizione. Una vita di semplicità e di qualità, vissuta con la mia famiglia, mi appaga e mi soddisfa”.
Quel sentiero lo ha riportato a casa, in Sicilia.